Isolamento acustico

Edil sistemi s.r.l. dispone di un’ampia gamma di prodotti e di tecnici specializzati in grado di consigliare il tipo di isolamento più adatto alla specifica situazione oltre alla risoluzioni di eventuali problemi.

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Tipologie di materiali isolanti acustici

Fonoassorbenti

Prodotti porosi e leggeri, che grazie alle caratteristiche dei materiali assorbono le onde sonore di rimbalzo, fornendo una corretta acustica interna (eliminano fenomeni di eco, rimbombo, ecc). In poliuterano espanso e in melammina espansa Basotect BASF, nei formati piramidali, bugnati e piani. Elementi da sospensione baffles rettangolari e cilindrici, con ganci o sagomatura a ‘T’ ed elementi da controsoffitto. Prodotti in fibra di poliestere in lastre o rotolo, anche con rivestimento in TNT (tessuto non tessuto, per intercapedine a controsoffitto o a parete. I materiali fonoassorbenti funzionano se hanno la possibilità di interagire direttamente con l’onda sonora, devono quindi rimanere a vista o dietro materiali forati (tipo gesso forato, soffitti grigliati, ecc).

Fonoisolanti

Prodotti specifici per l’isolamento acustico, per bloccare la propagazione dell’onda sonora e impedire la tramissione del rumore. Sono realizzati con un materiali con elevata massa o densità (come piombo, EPDM, gomma vulcanizzata)in singolo strato o accoppiati a materiali fonoassorbenti, secondo il principio molla/massa/molla. Gamma AKUSTIK GIPS di preaccoppiati in cartongesso, da applicare su pareti esistenti o per realizzare tramezzature con ingombro ridotto ed alte prestazioni. Prodotti specifici per isolamento di tubature e canalizzazioni.

Anticalpestio

Prodotti specifici per l’isolamento al calpestio da installare sottomassetto per evitare la trasmissione del rumore (come tacchettio o il riìumore di un oggetto che cade) fra le strutture orizzontali di una costruzione.

INFISSI ACUSTICI

Porte e Finestre ad elevate caratteristiche di isolamento acustico. Nella riqualificazione dei partizioni verticali ai fini dell’isolamento acustico gli infissi costituiscono un punto debole; è importante quindi affiancare al corretto sistema di isolamento acustico degli infissi dalle adeguate capacità isolanti.

Accessori

Tutti i prodotti accessori: piccoli ma indispensabili accorgimenti per realizzare un isolamento acustico a regola d’arte. Collanti specifici per i prodotti NDA, sospensioni per controsoffitto antivibranti, fasce di polietilene mono o biadesive per isolare la struttura del cartongesso, fasce tagliamuro in gomma.

Alcune informazioni

Per poter isolare in modo adeguato bisogna tener conto del livello di rumore aereo proveniente dall’esterno e da case limitrofe, del rumore da calpestio dovuto agli urti e dal rumore provocato da impianti di riscaldamento o idrici e sanitari. Solitamente si procede con l’isolamento del pavimento, delle pareti e del soffitto evitando di tralasciare fori o ponti acustici. L’isolamento acustico va a tutto vantaggio della nostra salute: si eviteranno problemi di udito oltre che a situazioni destabilizzanti per il nostro sistema nervoso.

I vari tipi di rumore

Che cosa è il rumore? È una sensazione trasmessa dall’orecchio al cervello a causa di una variazione di pressione dell’aria sul timpano. Il suono, e quindi il rumore, si propaga nell’aria e anche attraverso i materiali. Per garantire benessere all’interno delle abitazioni è importante isolare ogni punto critico, tenendo conto anche dei parametri di legge. Meglio intervenire in fase di costruzione, ma si può rimediare anche dopo.

Esistono diversi tipi di rumore: quello aereo è generato da voci o musica e raggiunge le superfici che delimitano l’ambiente. Una parte della sua energia viene riflessa, una parte assorbita e una genera infine vibrazioni all’interno delle strutture stesse. In presenza di sufficiente energia, le vibrazioni producono rumore e si propagano nell’ambiente confinante.

Un rumore da calpestio può essere per esempio generato dai passi, dalla caduta di oggetti sul pavimento, da un colpo di martello oppure da una porta chiusa con forza. L’impatto diretto sulla struttura dell’edificio provoca la vibrazione della struttura e produce onde sonore su entrambi i lati della superficie colpita.

Infine abbiamo il rumore di fiancheggiamento che si verifica quando un suono da calpestio viene trasmesso da un ambiente a un altro sottostante anche tramite pareti laterali, controsoffittature o anche tubi e condotti. Il suono entra nella struttura dalle superfici non isolate della stanza, viaggia come vibrazione nei materiali della costruzione e viene reirradiato negli ambienti anche non immediatamente adiacenti.

Il rumore può anche “aggirare” un divisorio insonorizzante: se si è costruita solo una controparete insonorizzata per un’area problematica della casa, bisogna tenere conto che il suono è in grado di passare attraverso gli altri muri laterali, il pavimento e il soffitto.

Le cause del rumore

L’isolamento acustico sta diventando un’esigenza particolarmente sentita, soprattutto nelle abitazioni condominiali. E, per le nuove costruzioni, è ormai un requisito obbligatorio. Non arrecare disturbo agli ambienti vicini e non esserne disturbati: l’isolamento acustico ha lo scopo di creare una barriera al suono, la cui trasmissione varia in base al tipo di struttura e alla sua reazione all’energia sonora. Disturbano di più i suoni che si convertono facilmente in vibrazioni, cioè quelli impulsivi e quelli a bassa frequenza.

I fattori principali che influiscono sul comportamento delle strutture investite dal rumore sono: la massa, la rigidità, l’assorbimento e le cavità. Il primo fattore considerato, la struttura massiccia, porta ad una più bassa trasmissione del suono: è necessaria infatti una maggiore quantità di energia per trasmettere vibrazioni in un materiale pieno e denso piuttosto che in uno leggero. Il collegamento tra diverse parti e materiali è molto rilevante.

Infatti quando un elemento costruttivo è costituito da diverse parti, l’entità del suono trasmesso dipende dalla rigidità dei collegamenti fra queste (ad esempio un collegamento murario o uno strato resiliente in un pavimento galleggiante). Più rigido è il collegamento, maggiore è la trasmissione sonora fra le parti. Da non sottovalutare sono anche i componenti che assorbono l’energia sonora riducendo la trasmissione del rumore attraverso la struttura dell’edificio.

E per ultimo dobbiamo prendere in considerazione le cavità che favoriscono la riduzione della trasmissione acustica isolando le parti degli elementi costruttivi; la larghezza della cavità e il numero dei collegamenti che la attraversano influiscono sull’entità della riduzione.

Isolamento acustico nelle case di nuova costruzione

Per garantire all’edificio un efficace isolamento acustico è meglio intervenire in fase di progettazione, con la corretta definizione del tipo di aperture e l’attenta disposizione degi spazi interni. A questo segue poi la scelta dei materiali fonoisolanti più indicati per pareti, pavimenti, infissi e tubazioni. Nel dettaglio in fase di costruzione bisogna realizzare contropareti insonorizzate soprattutto al confine con altri appartamenti, inserire sotto la pavimentazione strati di materiale fonoisolante e utilizzare sistemi a pannelli fonoassorbenti per pareti e soffitti.

Non è solo una questione di efficacia dell’intervento, ma anche di economicità. L’insonorizzazione degli ambienti ha un prezzo contenuto se realizzata durante la costruzione. Intervenire dopo può comportare costi più alti e l’esito può essere meno soddisfacente. Ma si risolve comunque il problema. Il problema dell’isolamento acustico va verificato, sia al momento della progettazione sia durante la realizzazione, con l’assistenza sul cantiere, da parte di un consulente specializzato.

Una delle maggiori fonti di inquinamento acustico all’interno delle abitazioni è il traffico stradale. E il rumore entra soprattutto dalle finestre, che da questo punto di vista risultano punti deboli dell’edificio. Si dovrebbe tenere conto della localizzazione dell’edificio in fase di progettazione, analizzando le caratteristiche acustiche dell’ambiente e del territorio su cui si costruisce e individuando le sorgenti sonore.

La conoscenza della posizione geografica, per esempio, permette di organizzare lo spazio interno dell’abitazione in modo da ridurre le esigenze di isolamento acustico. Se proprio non c’è alternativa, è davvero uno spreco, anche economico, orientare una camera da letto verso la strada principale per poi intervenire con notevoli accorgimenti per isolare la stanza.

Isolamento acustico nelle case vecchie

In una casa esistente sia durante la ristrutturazione sia in occasione di una manutenzione ordinaria è possibile affrontare il problema dell’isolamento acustico. Le sorgenti di rumore dovrebbero già essere note ma è necessario valutare le vie di trasmissione del suono, soprattutto perimetrale. In fase di ristrutturazione bisogna valutare bene la disposizione delle stanze rispetto ai vicini e alla struttura della costruzione; tenere conto della tipologia di costruzione (in cemento armato o a muri portanti di mattoni pieni) per adottare la tecnica più adatta di insonorizzazione; osservare le condizioni dell’edificio e identificare eventuali misure da adottare come ad esempio la sigillatura di aperture che potrebbero compromettere l’efficacia dell’insonorizzazione.

Un ulteriore accorgimento è quello di individuare installazioni ed impianti da eliminare o riposizionare lontano da pavimenti e pareti di suddivisione con gli appartamenti confinanti (zoccolature, stipiti, canaline di impianti elettrici per esempio sono “veicoli” di trasmissione dei suoni). Per ottenere un buon isolamento acustico bisogna anche adeguare le parti esistenti della struttura (come pareti divisorie e soffitti) con l’utilizzo di pannelli fonoassorbenti e con la costruzione di contropareti insonorizzanti e controsoffittature e non per ulitmo può essere utile sostituire elementi esistenti quali infissi e porte, con altri nuovi, meglio se con caratteristiche isolanti.

Come in questo caso nelle ristrutturazioni delle abitazioni datate, prima di decidere il tipo di intervento bisogna valutare la portata dei solai, cioè il peso che possono sopportare al metro quadrato le solette del soffitto o del pavimento. Gli interventi di insonorizzazione prevedono l’inserimento di materiali antivibranti e di pesi che si aggiungono a quelli già presenti.

Si tratta di una questione spesso sottovalutata. Invece, soprattutto nelle vecchie abitazioni, conoscere il reale grado di sicurezza è da considerarsi prioritario. In molti casi si scopre infatti che il problema del rumore è dovuto proprio al fatto che i solai sono troppo vecchi (fessure e interstizi ne favoriscono il passaggio). Dopo un responso positivo del costruttore o di un tecnico qualificato, si potrà procedere all’analisi della situazione e selezionare la soluzione più consona alla stanza o alla costruzione in esame.

Nel caso in cui ci si appresti solo alla manutenzione ordinaria della propria abitazione si può intervenire applicando pannelli fonoassorbenti alle pareti in occasione di un semplice intervento di imbiancatura o di decorazione dell’appartamento e magari anche realizzare un pavimento galleggiante (che ha proprietà isolanti).

Accorgimenti per migliorare l’isolamento acustico

In una casa vuota o con pochi arredi, i rumori risultano amplificati. L’utilizzo di doppi tendaggi, perlinati e boiserie, tappeti e moquette contribuisce ad assorbire i suoni. Questi materiali sono utili per la correzione acustica di un ambiente ma non impediscono al suono di fuoriuscire dalla stanza o di entrarvi. Essi agiscono sulla componente riverberante del campo sonoro, cioè smorzano le numerose riflessioni date dalle pareti della stanza, migliorandone l’acustica interna. La riduzione del suono trasmesso all’esterno da un ambiente così sistemato è però di pochi decibel.

Un altro caso è quello in cui si ha l’abitudine di suonare strumenti o ascoltare musica a tutto volume. In questa situazione occorre insonorizzare a dovere i locali. Si comincia dal pavimento, creando una pedana, il cosiddetto pavimento galleggiante, il cui spessore viene riempito e trattato con diversi materiali e sistemi per attutire o annullare i suoni. Si interviene poi su pareti e soffitto, creando però un tutt’uno con il pavimento, per ottenere una “scatola” senza interruzioni. Anche per porte e finestre si devono avere le stesse precauzioni, installando vetrate coibenti, isolando tutta l’intelaiatura e sigillando ogni fessura.

Nel caso in cui il problema riguardasse gli impianti, le pareti con gli scarichi sono sollecitate da vibrazioni causate dallo scorrimento dell’acqua, che vengono trasmesse al muro, nei punti in cui il tubo è fissato (suono intrinseco) e attraverso l’aria (suono estrinseco). Oggi esistono sistemi in grado di ridurre il suono estrinseco utilizzando tubi e raccordi sagomati che permettono di neutralizzare i rumori sistema per l’insonorizzazione degli scarichi domestici è in grado di ridurre di circa 1/4 il rumore che si propaga negli scarichi grazie a tubi e raccordi realizzati con elementi di riempimento che neutralizzano i rumori.

Isolamento acustico serramenti

Basta una piccola apertura o crepa nei serramenti per vanificare gran parte del lavoro fatto per abbattere l’intrusione sonora dall’esterno. Per limitare l’immissione dei rumori provenienti dall’esterno, i serramenti vanno scelti tenendo conto del loro potere fonoisolante. Questa caratteristica dipende da materiale del telaio e dalla sua capacità di trasmissione del rumore, spessore e tipo di vetro, assemblaggio dei profili, guarnizioni, fissaggio alla muratura. In genere, i materiali metallici trasmettono di più il rumore rispetto, per esempio, a pvc e legno.

Perché garantisca una buona tenuta, assicurarsi che il serramento, come porte e finestre, abbia la chiusura ermetica oppure che venga chiuso alla perfezione ogni fessura con materiali come silicone o stucco (vanno bene anche guarnizioni in gomma, spugna o materiali simili) e sia applicato a regola d’arte da personale esperto.

Per l’isolamento acustico relativo alle porte è meglio che siano leggere, non cave ma piene. Le porte fonoisolanti, indispensabili in ambienti dove si suona o si ascolta musica a livelli sonori sostenuti, possono però essere utili anche in molte situazioni di lavoro e domestiche. In alternativa si possono applicare sul lato interno delle porte strati di apposito materiale isolante, come gomma piombata o lana di vetro, o entrambe (montando la prima a contatto con la porta), da rifinire poi con un ulteriore pannellatura.

Per l’isolamento acustico delle finestre si consiglia di sostituire i vetri con vetrocamera, formata da una lastra di vetro elastico e una di vetro pesante stratificato. Poiché esiste una relazione tra permeabilità all’aria e potere fonoisolante del vetro, si fa riferimento alle cinque classi, da 0 a 4, stabilite dalla norma europea Uni En 12207. La classe 4 rappresenta la migliore tenuta all’aria e quindi al suono e al rumore.

Anche il telaio dei serramenti deve essere in buono stato per avere una buona tenuta, e tutto l’infisso deve essere stato realizzato a regola d’arte. Il sottofinestra, poi, dove in genere è installato il termosifone, soprattutto nelle case vecchie, ha il muro di spessore ridotto. Per isolare, si può applicare un pannello fonoassorbente a contatto con la parete esterna, a volte anche senza dover scollegare il calorifero.

Isolamento acustico parete

Attualmente si preferiscono pareti sottili durante la costruzione di nuovi edifici ma così facendo non si isola certo in modo adeguato a livello acustico. Per poter procedere con la scelta di un fonoisolamento più adeguato bisogna tener conto delle proprie esigenze. Si vuol procedere ad un isolamento acustico e termico in contemporanea?O solo ad un isolamento acustico?Sono considerazioni da farsi soprattutto se si tiene poi conto del fatto che ci sono prodotti che garantiscono un’ottima coibentazione termica mentre altri, seppur molto buoni per il fonoisolamento, si rivelano scadenti isolanti a livello termico. Se non si può procedere ad un isolamento termico mediante pareti spesse si dovrà far ricorso ad un effetto detto smorzante. Stiamo parlando delle contropareti che si rivelano una soluzione facile e più immediata rispetto a tante altre. Le pareti insonorizzate creano un’intercapide tra il muro e loro stesse che dovrebbe poi essere riempito con materiali fonoassorbenti come lo è la lana di vetro. Un’accortezza che bisogna avere durante la costruzione di contropareti insonorizzanti sta nell’assicurare la mancanza di contatto tra quest’ultime e soffitto o pavimento per evitare una propagazione involontaria del suono, attraverso l’uso durante il montaggio di guarnizioni elastiche.

Le pareti originarie così facendo dovrebbero essere preservate dal suono che verrà già smorzato dalle pareti secondarie. Se si vuol procedere all’isolamento acustico su di un pavimento galleggiante meglio posizionare le contropareti su quest’ultimo e non sul pavimento originario, pena un isolamento poco efficace.

Se si realizza una doppia parete in mattoni forati, direttamente in fase di costruzione oppure aggiungendone una in caso di intervento successivo, si ha il vantaggio di poter disporre di un elemento isolante significativo, la cui efficacia è direttamente proporzionale al peso. Nell’intercapedine tra le due pareti va inserito il materiale isolante. Meglio utilizzare il tipo fibroso (come per esempio la lana di legno, ideale per bloccare la propagazione del rumore) ed ecologico. Conviene evitare, invece, isolanti generici che potrebbero funzionare solo in chiave termica e non acustica.

Lo strato isolante deve essere fissato alla prima parete. Dopo questa operazione e prima di costruire la seconda parete, è necessario fissare alla base una striscia isolante, di sughero, gomma o ancora fibre di legno, per interrompere la trasmissione sonora fra pavimento e parete. Tenere conto che con questo tipo di intervento si riduce in parte lo spazio dell’ambiente.

Una soluzione comunque efficace consiste nell’incollare al tramezzo esistente da isolare una controparete formata da uno strato di materiale isolante accoppiato a un pannello di gesso. In questo caso più il sistema è leggero, maggiore è l’efficacia. Come isolante sono adatti sughero o lana di legno.

Bisogna sempre accertarsi che la sovrapposizione dei diversi strati sia eseguita correttamente senza lasciare fori o parti scoperte. Il risultato, infatti, potrebbe non essere quello sperato, perché il rumore si propaga facilmente anche attraverso una fessura.

Se la parete divisoria, invece, deve essere costruita ex novo si possono utilizzare prodotti specifici, come per esempio blocchi in laterizio con struttura alveolare, caratterizzati cioè da pori pieni d’aria. Prodotti con un procedimento brevettato da un gruppo di aziende consorziate, permettono di ottenere risultati ottimali e sono leggeri.

Isolamento acustico a pavimento

I pavimenti essendo molto rigidi si rivelano buon trasmissori del rumore da calpestio. Per tentare un efficace isolamento acustico del pavimento si dovrebbe preferire per pavimenti esistenti la posa a secco di pannelli rigidi già uniti a feltri isolanti di piccolo spessore, sul quale poi procedere ad incollare il nuovo rivestimento. Così facendo si dovrebbe diminuire l’intesità del rumore di 17/20 dB.

Un rimedio che comporta un investimento più oneroso, in termini di tempo e di costi, è il pavimento flottante. Si realizza appoggiando sul vecchio pavimento uno strato di materiale elastico ammortizzato. Si aggiunge poi un nuovo massetto e si termina con il rivestimento. È importante che quest’ultimo possa vibrare liberamente, senza avere alcun punto di contatto con il solaio e con le pareti. Anche il nuovo massetto non deve essere collegato ai muri, altrimenti l’efficaca dell’isolamento è compromessa. Questa soluzione può consentire una riduzione del rumore superiore ai 20 dB.

Quindi, in sintesi, per isolare acusticamente un pavimento si possono prendere in considerazione due opzioni: la prima opzione prevede la posa di prodotti fonoisolanti al di sotto del pavimento; la seconda possibilità prevede la posa di un pavimento galleggiante realizzato sopra al pavimento esistente (molto utile e al contempo efficace se l’idea è quella di voler insonorizzare una camera adibità all’ascolto di musica o all’esercizio tramite uno strumento musicale).

I diversi tipi di pavimenti galleggianti possono essere realizzati con componenti prefabbricati (in genere metallici) oppure direttamente in opera. In questo secondo caso possono avere struttura in legno o, meglio ancora, una sovrapposizione, sopra la soletta in cemento, di due strati alternati di fibra di vetro e tavole di truciolato, rivestite poi ancora in cemento. Infine il piano di calpestio può essere pavimentato con piastrelle, meglio se poi rivestito da tappeti, o con moquette.

Isolamento acustico controsoffitto

Per bloccare in modo efficace la propagazione del suono si può intervenire anche sul soffitto. Spesso si è costretti a farlo quando non è possibile isolare il pavimento. Poiché il rumore si trasmette in tutti modi e percorrendo tutte le strade possibili, spesso non basta isolare le pareti divisorie. Infatti le onde sonore possono provenire dal soffitto e da qui propagarsi negli ambienti interni attraverso i muri. Basti pensare, per esempio, alle vibrazioni prodotte dalla fase di centrifuga di una lavatrice che si trasformano in rumori aerei negli ambienti contigui, ma si trasmettono anche direttamente sulle strutture vicine.

Per intercettare, e quindi bloccare il rumore aereo, si possono realizzare due tipi di controsoffitto. Quello a sostegni metallici prevede profili che si uniscono l’uno all’altro ad incasso e si fissano mediante appositi ganci a un’intelaiatura. Ad essi si fissano i pannelli fonoisolanti. La struttura va poi agganciata al soffitto, avendo cura che tra controsoffitto e soffitto rimangano almeno 8 cm, per non ostacolare la circolazione d’aria. Terminata l’installazione è possibile verniciare i pannelli.

Per il secondo tipo di controsoffitto si tratta di realizzare e fissare un’impalcatura costituita da travertine di legno, su cui si appoggeranno poi pannelli nello stesso materiale. Su questi occorre poi incollare il materiale isolante (sughero, polistirolo, lana di vetro, gessofibra), rivolto verso l’alto. Anche in questo caso, la distanza del controsoffitto dal soffitto deve essere di almeno 8 cm. I pannelli, una volta fissati e stuccati accuratamente i punti di giunzione, si possono verniciare.

Nel caso del controssoffitto realizzato inserendo nell’intercapedine materiale isolante, come nell’intercapedine tra due pareti in mattoni forati, sono adatti materiali fibrosi o porosi che impediscono all’intercapedine di trasformarsi in una cassa acustica. Ovviamente non sarà possibile evitare che il suono si propaghi alle pareti laterali e dunque anche queste dovrebbero essere isolate acusticamente per risolvere efficacemente il problema.

Materiali

I pannelli fonoisolanti si utilizzano a parete o soffitto, alcuni anche a pavimento, in ristrutturazioni o nuove costruzioni, e non comportano un’elevata riduzione di superfici e volumi abitabili. Quanto spazio portano via? Si possono realizzare controsoffitti e contropareti fonoisolanti che ingombrano un minimo di 3 cm; pareti fonoisolanti a sandwich spesse da 9 cm in su e pavimenti antivibranti a partire da 4 cm di spessore.

Si possono applicare i materiali fonoisolanti alle superfici esistenti per uno spessore di 2 cm. In generale i nuovi sistemi a pannelli fonoassorbenti assicurano notevoli risultati, quanto a prestazioni acustiche, anche con spessori inferiori a 5 cm.

La tecnica di montaggio per i pannelli fonoisolanti prevede tempi e metodi di realizzazione più vicini a quelli della prefabbricazione che non a quelli dell’edilizia tradizionale, con evidenti vantaggi in fase di esecuzione delle opere. Anche in caso di semplice manutenzione ordinaria il processo di installazione è rapido e pulito e comporta un disagio minimo. Non occorrono opere murarie e non si producono detriti e scarti di difficile smaltimento.

I pannelli possono essere di diversi materiali, non contengono fibre o componenti volatili, sono atossici ed ignifughi. Più i materiali sono porosi e più assolvono alla loro funzione: schiuma plastica espansa accoppiata a lastre di cartongesso, sughero naturale supercompresso, lana di legno accoppiata a cemento Portland, piombo e fibra di roccia.

I pannelli vengono montati su profili metallici resilienti di alta qualità. Deve essere lasciata un’intercapedine di almeno 17 mm tra i pannelli e la parete preesistente. Tale intercapedine può essere utilizzata in conformità alle norme tecniche e di sicurezza creando tracce per impianti da finire con malta.

In presenza di pareti divisorie è importante fare in modo che il sistema venga posato a contatto col solaio strutturale o, se ciò non è possibile, che venga applicato non solo sulla parete ma anche sul soffitto. Bisogna rimuovere le modanature e le decorazioni che sporgono oltre 15 mm dalla superficie da trattare.

Per quanto riguarda le finiture finali non è necessario rimuovere le finiture preesistenti in quanto i pannelli installati possono essere verniciati, tappezzati o decorati. Eventuali zoccolature e rivestimenti rigidi dovrebbero essere fissati preferibilmente con adesivi e non con elementi di fissaggio meccanici. Infine le mensole e altri accessori possono essere fissati con gli elementi progettati per i sistemi di rivestimento in cartongesso.

Decibel

In acustica è stata introdotta la scala dei deciBel (dB) come unità di misura relativa dell’ampiezza di un segnale. L’intensità espressa in deciBel è proporzionale al logaritmo del rapporto fra l’intensità del segnale e un valore di riferimento. Per valutare il rumore rispetto ai suoi effetti sull’orecchio umano occorre però stabilire una corrispondenza tra i dati oggettivi e la sensazione sonora.

Nella valutazione del rumore fatta con i moderni strumenti si fa quindi riferimento a scale fonometriche, cioè curve di ponderazione, stabilite a livello internazionale e contraddistinte dalle lettere A, B, C, D. Nella maggior parte dei casi, per esempio per misurare la rumorosità di un apparecchio elettrico, si utilizza la curva di ponderazione A. I livelli di pressione sonora misurati in questo modo vengono identificati dalla sigla dB(A).

Le normative per l’isolamanto acustico a cui facciamo riferimento sono le seguenti:

Il Dpcm del 1 /3/1991 fissa il limite massimo di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e all’esterno.
La Legge n. 447 26 ottobre 1995 è una legge quadro sull’inquinamento acustico. Tale norma, che ha introdotto in Italia il concetto di inquinamento acustico, fissa i limiti di accettabilità: 65 decibel di giorno e 55 decibel di notte. In base alla stessa legge, all’interno degli ambienti non è consentita una differenza, fra rumore di fondo e rumore indotto, superiore ai 5 dB, di giorno, e ai 3 dB la notte, dopo le ore 23. Successivamente a questa norma, con un decreto del 1997 i valori di tollerabilità sono stati diversificati in base alle destinazioni d’uso delle varie zone urbane. Per quella residenziale, per esempio, i limiti massimi sono 55 decibel di giorno e 45 decibel di notte. Per applicare questa disposizione i Comuni avrebbero dovuto realizzare una mappatura del proprio territorio di competenza. In realtà, a oggi, hanno provveduto meno del 12% dei Comuni italiani.
Il Dpcm del 14/11/1997 determina i valori limite delle sorgenti sonore.
Il Dpcm del 5/12/1997 determina i requisiti acustici passivi degli edifici. Specifici accorgimenti costruttivi per garantire una determinata resistenza alla trasmissione del rumore aereo e da calpestio sono indicati da questa normativa edilizia italiana di riferimento nel settore dell’acustica con la “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. Questo stabilisce che alloggi e locali a uso abitativo, terziario, alberghiero, sanitario, scolastico, ricreativo e commerciale devono garantire una ragionevole resistenza al passaggio del suono proveniente da ambienti o locali adiacenti, o altre parti dello stesso edificio.
Il Dm Ambiente del 16/3/1998 stabilisce le tecniche di rilevamento e misurazione dell’inquinamento acustico.
I nuovi edifici, devono offrire una resistenza al rumore utilizzando strutture che, nei test di laboratorio e nelle verifiche in opera, raggiungano livelli di riduzione del suono aereo (Rw, cioè indice del potere fonoisolante apparente di elementi di separazione fra ambienti pari a 50-55 dB per quanto riguarda i muri divisori tra appartamenti contigui); valori di resistenza al rumore proveniente da fonti esterne (D2m,nT,w, cioè indice dell’isolamento acustico standardizzato di facciata) da 40 dB a 48 dB per le pareti perimetrali esterne; valori di Ln,w (cioè indice del Livello di rumore di calpestio di solai, normalizzato) tra 55 dB e 63 dB per i solai dei locali.

Per quanto rigurda gli interventi di insonorizzazione possono fruire della detrazione Irpef pari al 36% delle relative spese sostenute, fino a 48mila euro per unità immobiliare. La detrazione è stata prorogata per tutto il 2007. Qualora i lavori e i materiali utilizzati per l’isolamento acustico consentano anche un risparmio energetico, la detrazione può salire al 55%. Per le modalità, è bene informarsi presso l’Agenzia delle Entrate.

Problemi da mancato isolamento acustico in condominio

Le liti causate dalla troppa rumorosità sono sempre più frequenti, soprattutto in condominio. Nella maggior parte dei casi è meglio trovare un accordo, anche a costo di qualche compromesso perchè altrimenti si va dal giudice. Nel caso di un unico palazzo o condominio non è detto, che l’amministratore possa, o voglia, prendere posizione. Se infatti il disturbo non è provocato da un impianto, per esempio un ascensore o una caldaia, e se non esistono disposizioni sul regolamento condominiale, l’amministratore non ha materialmente i poteri per intervenire.

Se c’è il regolamento condominiale spesso sono anche fissate non solo le regole di convivenza tra i condomini ma anche i divieti di rumore. Queste regole si potranno comunque far valere davanti al giudice e potrebbero essere a buon diritto più restrittive di quelle imposte dalla legge.

Il regolamento contrattuale, quello accettato da tutti, può creare vere e proprie limitazioni al diritto di proprietà, vietando ad esempio che i negozi al piano terra siano destinati a bar, sale da ballo e discoteche, che i magazzini siano occupati da fabbri, meccanici o carrozzieri, oppure che gli appartamenti vengano acquistati o affittati per attività commerciali o per servizi.

Il regolamento contrattuale può inoltre imporre delle sanzioni, anche salate, a chi lo trasgredisce previa notifica del potere, in tal senso, dell’amministratore, di una procedura per applicarle (lettere di diffida) e criteri oggettivi per rilevare l’intollerabilità del rumore, per esempio quelli ammessi dalla giurisprudenza.

I regolamenti contrattuali sono di solito redatti dal costruttore, spesso non correttamente, e imposti agli acquirenti. In seguito diviene impossibile modificarli, perché occorre il consenso di tutti, compresi coloro che fanno più rumore.

Presso le nostre sedi è possibile trovare un’ampia gamma di prodotti e tecnici specializzati in grado di consigliare la soluzione o il materiale più adatto alle varie situazioni ed alla risoluzione di eventuali problematiche; Presso il nostro showroom è possibile vedere le diverse tipologie di prodotti montati con diverse finiture.